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Ultime Notizie

Steve Perry: l’ex cantante dei Journey ri-registra il classico It Could Have Been You con i rockers The Effect

02 Maggio 2024 / Massimiliano MaxAor Carli / 0 commenti

L’ex cantante dei Journey, Steve Perry, ha rivelato di aver ri-registrato il brano dell’album Raised On Radio, It Could Have Been You, con il quartetto di Los Angeles The Effect, la band con Trev Lukather (figlio di Steve Lukather dei Toto) alla chitarra, Nic Collins (figlio di Phil Collins) alla batteria e Steve Maggiora (Toto) alle tastiere.

Perry ha condiviso il seguente messaggio: “Nel 1986 fu pubblicato il disco dei Journey, Raised On Radio, e conteneva una canzone che ho sempre pensato fosse un diamante grezzo. Conosco Trevor Lukather da quando aveva 9 anni ed è un musicista molto dotato. Un giorno stavamo parlando della sua nuova band, The Effect, e ha sorprendentemente menzionato che It Could Have Been You è uno dei suoi brani preferiti di quel disco. Io provavo la stessa cosa e allora gli ho detto: perché non lo registri? Lui mi ha risposto che lo avrebbe fatto se ci avessi cantato io e così ho detto di sì. Devo dire che cantare su quel loro potente pezzo ha fatto emergere in me un’esperienza vocale di anni fa!”.

E ha concluso: “Quindi ora, in uscita il 7 Maggio su tutti i social e in streaming, ci sarà una potente versione rivisitata di It Could Have Been You a firma The Effect. Ascoltatela!”.

Duff McKagan: annunciato l’album Tenderness Live In Los Angeles

02 Maggio 2024 / Massimiliano MaxAor Carli / 0 commenti

Duff McKagan celebra il quinto anniversario del suo acclamato secondo disco solista, Tenderness, con Tenderness Live In Los Angeles, una nuovissima collezione double live in arrivo ovunque Venerdì 31 Maggio.

Registrato il 13 Giugno 2019 allo storico El Rey Theatre di Los Angeles pochi giorni dopo l’uscita di Tenderness nel Maggio 2019, Tenderness Live In Los Angeles vede McKagan intraprendere un viaggio intimo attraverso il suo repertorio di canzoni, insieme ad alcune cover profondamente personali, supportato dal produttore, vincitore di 3 Grammy Award, Shooter Jennings e dalla sua band.

Tenderness Live In Los Angeles è anticipato dal video di River Of Deceit, originariamente eseguita dagli amici più stretti di McKagan, il supergruppo di Seattle, Mad Season, composto dal chitarrista Mike McCready (Pearl Jam) e dal batterista Barrett Martin (Screaming Trees), oltre al compianto Layne Staley (Alice In Chains) e al bassista John Baker Saunders (The Walkabouts).



TRACKLIST
“You Ain’t The First”
“Breaking Rocks”
“Tenderness”
“Chip Away”
“Feel”
“Wasted Heart”
“River Of Deceit”
“Dust N’ Bones”
“Last September”
“It’s Not Too Late”
“Falling Down”
“Cold Outside”
“Parkland”
“Clampdown”
“Dead Horse”
“Don’t Look Behind You”
“Deepest Shade”

Official Website
Official Facebook

The Muggs: MelodicRock Classics ristampa la discografia della cult AOR band americana

02 Maggio 2024 / Massimiliano MaxAor Carli / 0 commenti

MelodicRock Classics è pronta ristampare la discografia di una cult AOR band semi-sconosciuta degli anni Ottanta chiamata The Muggs per la prima volta su CD ufficiale, ovvero il debut Subject Of Assault (1983), il follow-up Rockin’ In The Midnight Light (1985), il cover album Muggs Wanted e l’ultimo disco in studio Touchè, tutti rimasterizzati da Jeff K. Northrup e limitati a 500 copie ciascuno.

In realtà, Muggs Wanted verrà rilasciato come download digitale bonus solo a coloro che pre-ordineranno i tre album del gruppo e non fa parte della serie di ristampe in CD. Ristampe che la band vuole dedicare al bassista Bob Mugleston, deceduto il 1° Giugno dello scorso anno.

The Muggs – alias The Mugleston Family Band, The Muglestons, Mugs – sono una vera e propria famiglia che iniziò come un piccolo trio musicale nel 1963 dai 6 ai 9 anni. Bob – il più grande – suonava la fisarmonica, Desiree – l’unica sorella – il piano e Blaine la batteria. I fratelli più piccoli, Troy e Lance, si unirono alla band quando avevano 5 e 3 anni, aggiungendo il fascino di questo gruppo di ragazzi sul palco.

Il loro talento li portò in un divertente viaggio di 24 anni suonando negli Stati Uniti, Canada, Arabia Saudita e Caraibi, aprendo per numerosi headliner negli showroom dei casinò e nelle fiere statali in tutto il Paese. Il loro amore per le armonie e per la scrittura di canzoni derivava dalle molte ore trascorse al pianoforte con Uncle Jim Hickman, il direttore del barbershop chorus che veniva a casa ogni Lunedì sera nei giovani anni dei Muggs.

La carriera discografica iniziò nel 1972-73 con il primo album Little Red School House, seguito da The Muglestons nel 1977. Nel 1983, arriva Subject Of Assault, il primo disco rock pieno di originals, e nel 1985 Rockin’ In The Midnight Light, seguiti da Muggs Wanted del 1986, realizzato live in studio, e dall’ultimo Touchè del 1988, uscito solo su cassetta.

Lance Mugleston – il chitarrista e cantante – continuò a scrivere e a registrare dischi dopo la fine dei The Muggs nel 1992, e lavori come Carousel e While The Giant Sleeps sono tutt’oggi molto apprezzati dai fan del genere.

Subject Of Assault, Rockin’ In The Midnight Light e Touchè usciranno tutti il 31 Maggio.



 





TRACKLIST

SUBJECT OF ASSAULT(1983)
01. Subject Of Assault
02. Take Her Away
03. You Sent Me Away
04. I’ll Do What I Like
05. Nice And Plain
06. Thief In The Night
07. Everyday
08. All I Need
09. Hey Do You Want Me
10. Take It From Here

ROCKIN’ THE MIDNIGHT LIGHT (1985)
01. Run For Your Life
02. Don’t Let Go
03. No Way To Hide
04. I Don’t Want To Say Goodbye
05. I Can’t Sleep At Night
06. Rockin’ In The Midnight Light
07. Wire Tappin
08. Jungle
09. Matter Of Fact
10. Comeback

TOUCHE’ (1988)
01. Two Times Over
02. Who’s Gonna Save The World Tonite
03. Survivin’ On A Dream
04. State Of Mind
05. Somebody’s Watchin’ You
06. Caught In The Act
07. Out Of My Range
08. It’s Up To You
09. This Time To Stay
10. Nothin’s Lost Forever

MUGGS WANTED (1986) (DIGITAL BONUS)
01. Neutron Dance
02. Bang On The Drum
03. Heartache Tonight
04. Living On The Edge
05. Ain’t That A Shame
06. Great Balls Of Fire
07. Great Gosh All Mighty
08. She Won’t Dance
09. Bobby’s Drum Solo
10. Gimee Some Lovin’

Sammy Hagar: il red rocker riceve la stella sulla Hollywood Walk Of Fame

01 Maggio 2024 / Massimiliano MaxAor Carli / 0 commenti

Martedì 30 Aprile, la Hollywood Chamber Of Commerce ha onorato Sammy Hagar (Montrose, Van Halen, Chickenfoot, The Circle) con la 2.779esima stella sulla Walk Of Fame al 6212 di Hollywood Boulevard.

Il red rocker ha ricevuto l’ambito riconoscimento per la categoria Registrazione.

Tra i relatori c’era il presentatore Guy Fieri, a cui si sono uniti John Mayer e Tom Consolo, manager di lunga data di Hagar.

Nancy Wilson: “Le Heart diventarono una hair band solo per questioni di sopravvivenza”

01 Maggio 2024 / Massimiliano MaxAor Carli / 0 commenti

Le Heart hanno goduto di una carriera molto lunga che abbraccia diversi decenni, ma la band ha sicuramente dovuto evolversi lungo il percorso.

Durante un’apparizione al podcast di Broken Record, la chitarrista e cantante Nancy Wilson ha sottolineato le sfide che il gruppo ha dovuto affrontare dagli anni Settanta verso gli anni Ottanta.

“Siamo stati in un certo senso vittime della longevità, perché gli stili cambiano e tu invece non vuoi cambiare più di tanto”, ha spiegato la musicista, sottolineando come “la prospettiva di espansione mentale che permeava i Seventies aveva lasciato il posto alla prospettiva della cocaina, che era un po’ più guidata dal denaro e dall’ego”.

Dopo il successo mainstream degli anni Settanta, le Heart faticarono non poco nella prima parte degli Ottanta. Così la band cercò di evolversi e di rimanere commercialmente rilevante, senza abbandonare completamente il rock sound primordiale che ne aveva decretato il successo iniziale. Nel 1985, la loro nuova etichetta discografica, la Capitol, portò dei songwriter esterni a lavorare con il gruppo, creando una dinamica con la quale le sorelle Wilson non erano del tutto a proprio agio.

“Una scuderia di cantautori di successo di Los Angeles furono impiegati in tandem con queste case discografiche per creare i successi stereotipati che ci si aspettava all’epoca e quelle grandi power ballad”, ricorda Nancy, descrivendo lo stile come hairband music. “Stavamo andando avanti con riluttanza solo per questioni di sopravvivenza…”.

Ma alla fine, le Heart in quel periodo ottennero alcuni dei più grandi successi della loro carriera: “L’immagine così importante negli Eighties non era mai stata fondamentale per noi. Però alla fine ce la siamo cavata abbastanza bene perché abbiamo ottenuto un paio di canzoni davvero meravigliose da quel periodo, come These Dreams e Alone, e poi What About Love e alcune altre ancora. Sono brani musicali semplicemente meravigliosi, ben scritti e strutturati che ci piace fare ancora oggi. Quindi, se questo è il bottino che abbiamo tirato fuori dagli anni Ottanta, allora dai, ne è valsa la pena”.